A reportage on electronic music and culture, that I published in 2002 on the magazine D La Repubblica delle Donne. Article in Italian.
Luci basse, immagini in movimento alle pareti, sul palco un groviglio di cavi e macchine. È un dj a guidare le danze. Mescola con sapienza dischi di vinile e cd, crea ritmi sulla tastiera di un personal computer. Sono le vibrazioni ad alta tecnologia che Irvin Welsh ha descritto in Acid House: è il mondo della musica elettronica, fenomeno urbano e mondiale di cui Moby, che a giorni uscirà con il suo nuovo, attesissimo, album 18, si candida ad essere il leader. A Londra e Chicago, Zurigo e Berlino la chiamano club culture, cultura da locale. Nelle metropoli italiane porta in pista ogni settimana decine di migliaia di persone. La rivoluzione techno è iniziata nei centri sociali. Pergola Tribe, Cox 18 di Milano e Forte Prenestino di Roma hanno importato per primi i suoni che oggi impazzano nella penisola. “Negli anni ’90 nessun locale era disposto a scommettere su un genere che stravolgeva il panorama dance”, spiega il dj Andrea Lai. Insieme a Riccardo Petitti ha inventato Agatha, serata “pioniera” della club culture all’italiana. È di casa al Brancaleone di Roma, ma si trasforma in Carmela per le trasferte al Velvet di Napoli, mentre a Milano diventa Jack the sound. Elettronica a tutto campo, che si mescola senza pudore con jazz e ritmi etnici. E cambia nome a seconda delle culture musicali che incontra. Così diventa drum’n’bass, breakbeat, two steps. E asian underground: tablas e sintetizzatori, fusione super di tecnologia e tradizione. Grazie all’eco dei free parties londinesi, nelle periferie di Roma, Torino e Milano la musica elettronica ha scoperto dimensioni di massa con il movimento dei rave illegali. Rave sta per delirio: una festa ad alto volume che si svolge in stabilimenti industriali abbandonati, occupati per una notte a suon di musica digitale. Ma ora la techno è tornata nei locali. Tutto esaurito per Xplosiva, “serata nata per portare in Italia la cultura elettronica, già esplosa in Inghilterra e negli Stati Uniti”. I dj Giorgio Valletta e Sergio Ricciardone sono i signori della tech house, genere che affonda le sue radici nella musica nera, ma ospitano anche live set di elettronica sperimentale. Quest’anno al Barbar di Torino e ai Magazzini Generali di Milano. Si cambia spesso: “perché nel mondo dell’elettronica non contano i luoghi ma i progetti”. Il Made in Italy è fatto anche di etichette discografiche specializzate: si chiamano Plasmex, Resonant, Disaster by choice. La decana è la Nature records, creatura del dj romano Marco Passarani. Tra gli artisti di punta Jolly Music, band che dopo i successi in patria da maggio sarà distribuita in Europa dalla Sony. Nel suo ultimo disco collaborazioni illustri, come il cantante dei King of Convenience. Patiti delle danze e intenditori si incontrano nei festival, rassegne multimediali con ospiti internazionali, session di ascolto, workshop e dj set tutti da ballare. Bologna regna sovrana, con “Distorsonie” al Link e “Angelica” al TPO. A Roma c’è “Dissonanze”, musiche elettroniche e visive, quest’anno anticipato a metà maggio. La meta di tutti è il Sonar: fiera spettacolo multimediale, tutti gli anni a giugno a Barcellona. L’inverno è stato fecondo per la scena italiana: l’Università della musica di Roma ha inaugurato la “Facoltà di dj”, al Goa è arrivato “Modula”, live set d’alto livello conditi da cibi biologici e vegetariani. E sulla Banchina dei Murazzi a Torino ha aperto “The Beach”: mostre, video, dj set con Boosto dei Subsonica. Lori D, veterano della scena techno, autore di colonne sonore di film (Scarlet Diva e Almost Blue), ha scelto per residenza un piccolo locale nel rione romano del Testaccio. Si chiama Metaverso e ha proposto nell’ultimo anno grandi nomi, come i musicisti della Warp Record, etichetta di punta della Intelligent dance, la musica elettronica d’ascolto. La parola d’ordine è sperimentare, con ogni mezzo. Si fa musica elettronica col computer portatile o facendo stridere un giradischi. È l’arte del riciclaggio, della campionatura di suoni e rumori, magari mescolati in diretta con le immagini. È all’avanguardia la Bluecheese Factory, che in 3 anni ha portato a Roma grandi dj della scena londinese: Ninja Tune, Metalheadz, Botchit & Scarper. Con il progetto VideoJam, Bluecheese valorizza il lavoro dei collettivi indipendenti di v-jay: manipolatori di immagini armati di mixer, lettore vhs e telecamera digitale. La Factory ha collaborato con la Bienal di Valencia, il Museum Of Modern Art di San Francisco, il British Council. In settembre ha ripulito un’area prima adibita a discarica, in pieno centro cittadino. C’era un pre-accordo col Comune di Roma per l’assegnazione dello spazio: aspettando la burocrazia sono iniziati laboratori gratuiti di web design. Poi arriva l’amara sorpresa: “Dobbiamo andarcene. La discarica era legale, il nostro progetto no”.
I luoghi della techno ROMA: Bluecheese Factory (www.bluecheese.it), Goa, Brancaleone (www.brancaleone.it) Classico Village, Forte Prenestino (www.forte prenestino.net) Metaverso (www.metaverso.com) MILANO: Cox 18, Pergola, Tunnel, Magazzini Generali TORINO: Notorius, Barbar, Beach BOLOGNA: Tpo, Link CATANIA: Officine, Mercati Generali NAPOLI: Velvet FIRENZE: Tenax REGGIO EMILIA: Maffia Siti di informazione www.mdma.it www.ecn.org/tpo www.technoseeker.com www.romastyle.net www.kyuzz.org www.xplosiva.com.
Prossimi appuntamenti UNIVERSAL PROJECT, 24/4, Bluecheese Factory, Roma. PREFUSE 73: 25/4 al Metaverso di Roma. MICRONANZE: 26/4 al Classico di Roma. MOUSE ON MARS: 1/5 a Modula @ Goa di Roma. ANGELICA: dal 13 al 18/5 al TPO di Bologna (www.aaa-angelica.com). KOSHEEN, 16/5, Milano, Magazzini Generali. WARP MAGIC BUS TOUR 16/5 Torino Xplosiva 17/5 Roma, Classico 18/5 Bologna, Link 20/5 Milano, Ventaglio PANACEA 27/5 a Roma, Forte Prenestino SONAR a Barcellona 13, 14 e 15/6 (www.sonar.es). DISSONANZE 12/9, Roma.
È appena uscito per l’editore Meltemi Free Party di Francesco @lter8 Macarone Palmieri. È un viaggio sulla scena e nel pubblico techno-rave con racconti, documenti, saggi (www.meltemieditore.it). Ecco alcune parole-chiave STREET PARADE: riprendersi la città per ballare in sfilata. TEKNIVAL: sono i raduni a suon di techno che durano una settimana. RAVE ILLEGALI: occupazioni di fabbriche dismesse, per una notte. MUTOIDS: artisti che fabbricano macchine d’acciaio e circuiti. BPM: battiti per minuto, unità di misura della musica elettronica.