Birth control pills. So depressing, to discover that the newest (so called “third” and “fourth generation”) are more dangerous than the previous ones. They have been promoted as “lighter” and lately marketed as a life-style product – not contraceptive on the first line, if not a magic bullet against acne, premenstrual syndrome and whatever else, you name it. Years long, Big Pharma and the public health authorities mocked us in fact. Many studies and good data are here now as evidence of this troubling fact (check yourself here, here and here, to name a few). And many victims, too. I research since year 2009 about these products and I realised three TV investigative stories about them. I have been digging on the regulatory history of such contraceptives and on their marketing, I researched about the conflict of interest of Key Opinion Leaders that have been promoting them to doctors, authorities. In Switzerland the issue became popular after a girl named Céline has seen her life destroyed after having taken just a few weeks a fourth generation pill. Swiss justice decided that you cannot blame the manufacturer of that product, considering that the risk of adverse events is mentioned on the product information.
Le chiamano “pillole leggere”, “moderne”, di “terza e quarta generazione”. Non farebbero ingrassare e curerebbero persino l’acne. Ma è proprio vero? Mi occupo dal 2009 dei rischi delle pillole e trovo deprimente, che si ‘scopra’ solo dopo decenni, che un prodotto è peggiore del precedente sotto il profilo dei rischi per la salute delle pazienti. Non è colpa solo di Big Pharma, ma anche delle autorità di salute pubblica che non hanno fatto un buon lavoro. Oggi ci sono studi e dati solidi che mostrano come le pillole più sicure siano quelle cosiddette di seconda generazione (per esempio questo studio, questo e questo). In Svizzera la vicenda è salita alla ribalta delle cronache per il caso di Céline, handicappata a vita dopo appena quattro settimane di pillola “moderna”. I giudici hanno deciso, dopo anni di battaglie in tribunale, che non è colpevole il produttore della pillola. Perché i rischi erano menzionati nel foglio illustrativo che accompagnava il farmaco. Nelle mie inchieste mi sono occupata del percorso regolatorio di questi prodotti, del loro marketing e dei conflitti di interesse degli esperti che le hanno per anni promosse presso medici e autorità sanitarie.
- Tv documentary Occhio alla pillola, with Paolo Conti and Fabio Pellegrinelli, Italian, 26 Minutes, broadcast by Patti chiari RSI 31.01.2014. Watch the Video
- TV documentary Una spina nel cuore, Italian, Falò RSI 26.05.2011
- TV documentary I rischi delle pillole, Italian, Falò RSI 15.10.2009
Camera: Angela Meschini, Die Kamera Eins